La montagna dei gatti by Ferdinand Grimm

La montagna dei gatti by Ferdinand Grimm

autore:Ferdinand Grimm [Ferdinand Grimm]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-01-02T00:10:57+00:00


Da Fiabe di monti e castelli

(1846)

Il signore del castello

Nei tempi antichi due cavalieri di bella giovinezza e viril vigore vivevano in due splendide roccaforti di contrada,3 una prospicente all’altra. Uniti da legami di sangue, cresciuti assieme fin dalla più tenera infanzia, forgiati da un’immutabile fedeltà, amati dai buoni e temuti dai malvagi, i cavalieri andarono in guerra spalla a spalla sotto le insegne dell’imperatore Carlo, che riempiva il mondo delle sue prodezze. Combatterono con onore in battaglie sanguinose, si medicarono vicendevolmente le ferite e, quando fu concordata la tregua, ritornarono al focolare domestico, accolti come vincitori da trilli di cimbali e squilli di trombe. Da allora non persero occasione di praticare la giustizia e la rettitudine, e di offrire ospitalità senza mai richiedere compensi ai pii pellegrini e ai poveri mendicanti. I loro castelli erano separati da un sottile lembo di terra, e così non passava giorno che i due non si vedessero. La bella armonia dei sentimenti e degli slanci reciproci li spinse in un momento di letizia a pronunciare un solenne giuramento promettendosi di non separarsi mai più su questa Terra; inoltre, il primo che avesse abbandonato la valle della vita sarebbe dovuto tornare a visitare l’altro recandogli notizie dai Campi Elisi al di là delle stelle.

Così trascorsero gli anni. Gli amici fraterni vivevano concordi e felici nella pace del focolare, conducendo tra serie riflessioni e allegre chiacchierate un’esistenza di quieti piaceri al riparo dal caotico trambusto in cui si affaccendava il mondo.

Un giorno il cavaliere Heimer disse all’amico: «Carissimo Horamund, molte lune sono passate dall’ultimo torneo. Ora è giunto il mio turno e, come sai, ho assunto l’impegno solenne con i nostri cugini e alleati di invitarli a un gioioso festino. Mi sembra impossibile addossare sulle mie sole spalle il peso e la fatica che un simile giorno porta con sé. Chiedo quindi il tuo sostegno. Se accetti di aiutarmi e di condividere con me l’onere di ospite, le nostre forze congiunte dovrebbero bastare per offrire ai cugini un piacevole convito». «Mio caro amico,» replicò il cavaliere «perché tante preghiere per domandare soccorso in una faccenda in cui va da sé che ti darò una mano con piacere? Quando spetterà a me organizzare un banchetto tra le mura del mio maniero, di certo tu non mi negherai il tuo appoggio.» E sorridendo siglò la promessa con la parola e con una stretta di mano. Ma prima che giungesse il giorno della festa un messo arrivò trafelato al castello di Heimer recando una triste notizia. Durante la caccia in un boschetto nelle vicinanze Horamund era stato disarcionato dal suo destriero finendo tra le implacabili braccia della morte. Immenso fu l’orrore di Heimer; uscì all’istante dal castello, si precipitò nella foresta e raggiunse il cavaliere morente che aprì per un’ultima volta gli occhi offuscati e lo ringraziò di cuore per l’amore dimostratogli fino a quell’ultimo respiro. Heimer si piegò sul volto pallido e bello dell’amico carissimo e lo coprì di mille lacrime, seguì il corteo del solenne funerale e non dimenticò mai il compagno perduto.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.